Vetonde
rnCittà dell’olio e dell’ulivo
rnche si adagia pigra
rnnella terra promiscua
rntra mare e collina.
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rnFluido il torrente
rnla Maijn la bagnava.
rnGranitiche mura con
rnle sue porte,
rnil Torrione, le chiese
rne i palazzi
rnfan da corazza alla città.
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rnE che farebber ora
rni leggendari
rnCarlo Rosa e Tommaso Traetta
rnper l’arrivo
rndella carovana Rosa.
rn
rnVetonde
rnpiù un paese che una città
rnche la provincia offre
rncol suo sapor agrodolce
rne fermo il tempo
rntutto pare uguale,
rneppur tutto muta
rncome la goccia scalfisce la pietra.
rn
rnVetonde
rnaddolarata
rnnon più bella, non più fatata.
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Provincia
“Cronisti in rosa”, i versi di Cosimo Pazienza
"Per Bitonto" è il titolo del lavoro del nostro lettore
Una poesia senza rime è come un fiore senza petali.
La prossima la faccio con la rima baciata.