Basket

La Write Sistem spadroneggia in terra bitontina

Mattia Simone
Alle V nere, adesso, servirà vincere tutte le partite che restano
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Straordinaria prova di forza e di carattere da parte della Write System, la quale,uscita illesa dalla fossa dei leoni di Bitonto, ristabilisce tranquillità alla situazione di classifica, fattasi preoccupante a seguito delle ultime disastrose sconfitte. Due punti importantissimi in quanto la seconda del girone, l’Olympia Andria, perde il derby contro la sempre più accreditata ai play-off, New Age .
rnInformazioni di tutt’altro genere arrivano dal fronte Bitonto. Gli uomini di coach Di Maso precipitano a meno due dal terzo posto e si vedono costretti ad evitare tutti i calcoli e vincere praticamente tutte le partite fino alla fine della stagione. Un autentico tour de force, che vede loro opporsi in ordine di tempo a Corato, Toritto, Olympia e Virtus Altamura. Risulta, pertanto, di importanza capitale il match di sabato prossimo contro la Virtus coratina, che potrebbe già eliminare qualche ingrediente dal minestrone chiamato Promozione. Il contenuto del pentolone inizia a bollire e tra qualche settimana sapremo quale squadra evaporerà.
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rnSplendida cornice di pubblico, quella offerta dall’industriale di Bitonto, impegnatosi a chiamare a rapporto bitontini e non, per sostenere i beniamini della città nell’autentica impresa di battere la prima in classifica.
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rnTensione e tanta voglia di vincere sui volti dei ventidue protagonisti, compresi i due allenatori. La vera sorpresa del pre-gara è l’insolito comportamento di coach Di Maso che emula il rivale tutto pepe Binetti, evadendo dalla sua consueta pacatezza.
rnScaldato l’ambiente, l’industriale dà il via al concitato evento.
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rnPartenza bruciante degli ospiti che mettono una seria ipoteca sulla gara, portandosi in vantaggio di 10 punti nel primo periodo. E’ il solito inizio in sordina per i padroni di casa, ormai diventato una costante negativa delle loro prestazioni. Primo quarto che termina sul risultato di 6 a 16.
rnVirtus che,però, non ama deludere i tifosi, soprattutto quando gioca in casa e quindi è lecito aspettarsi un ritorno in campo devastante e prepotente. Detto, fatto! I neri bitontini sprigionano un’aura incredibile, incrementata dal costante apporto del tifo. La Virtus si porta con imponenza a meno quattro dai rivali. La palestra diventa una bolgia!
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rnE’ un secondo quarto molto positivo per i padroni di casa che spaventa letteralmente gli avversari. Questi ultimi, però, riescono a portarsi a più 9 allo scadere con la tripla del capitano tiratore Martire. Questo distacco sarà, come vedremo, una batosta per il morale bitontino.
rnDopo la pausa non si rivede più la grinta e l’aggressività mostrata nel tempo precedente e gli ospiti ne approfittano per addormentare i ritmi.
rnLa partita si riaccende nell’ultimo quarto, quando il virtute praeditus Gala, sale in cattedra e firma 8 punti,mantenendo, tutto sommato, accettabile lo svantaggio nei confronti dei valorosi barlettani. Riuscirà a siglarne 14 a fine gara, raccogliendo il titolo di top scorer solitario della sua squadra. Nonostante i tanti errori di misura sul tiro da lui commessi, risulta essere il migliore in campo dei suoi in una partita giocata con tanto impegno ma forse con troppa inesperienza.
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rnIl risultato finale di 55-70 è figlio di una serie di battaglie condotte a singolar tenzone, che hanno dato vita ad una vera guerra sportiva. Tra tutte, quella più avvincente viene combattuta dai due giganti: Samardzic e Rainis. I due a fine partita siglano 9 punti a testa, ma la differenza vista tra gli stessi nel contesto di gara è abissale. Rainis, infatti, il barlettano che non ha bisogno di alzare il capo per vedere le stelle cadenti la notte di San Lorenzo,dispensa assist ai compagni e si impone come punto di riferimento della squadra. Samardzic , invece, visibilmente fuori forma, sciupa un’infinità di occasioni e non preoccupa esageratamente la difesa in maglia verde.
rnIl miglior spadaccino prende il nome di Palmitessa , il quale affonda più volte la difesa con la sua spada tagliente della penetrazione. Sigla ben 14 punti eguagliando lo score del suo diretto duellante Gala.
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rnSulla torre bitontina, infine, deludono gli arcieri Cascione e Sannicandro , che riescono a scagliare complessivamente solo due frecce incandescenti da 3 punti.
rnA fine guerra, pardon partita, gli abili giocatori si stringono la mano, consapevoli di aver dato vita ad uno scontro tanto bello quanto emozionante. I tifosi non possono far altro che applaudire e applaudirsi per il loro supporto.
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venerdì 26 Marzo 2010

(modifica il 29 Giugno 2022, 16:00)

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