Il gruppo ha infatti recentemente calcato l’importante palcoscenico del rinato Teatro Petruzzelli, dove è andato in scena "La gioia della musica", tributo ai Beatles che ha visto suonare, oltre ai già citati Hugu Tugu, la Jazz Studio Orchestra di Paolo Lepore e gli amici Quarrymen, Tosi Poleri, Banda Manzoni/Lucarelli e U Sciarabbal di Vito Guerra.
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rn«Un vero e proprio bisogno di proporre, a 40 anni da quelle prime tracce, un tributo ai Fab Four che ha avuto davvero un bel successo di pubblico», ha spiegato il cantante Gigi Di Zanni.
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rnImprescindibile e acclamata, tra le tante altre, “All you need is love”, eseguita da Lugi Di Zanni, con l’accompagnamento da Antonio Tuzza e Alessandro Loprieno, apprezzati musicisti della cover band “Quarrymen”.
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rnOgnuna delle canzoni che gli Hugu Tugu hanno eseguito, è “dentro” questi musicisti, è parte di loro, colonna sonora con la quale sono cresciuti.
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rnLa rivoluzione artistica e musicale della band di Liverpool ha contagiato a macchia d’olio tutto il mondo ed è passata anche attraverso le nostre latitudini. La musica dei Beatles ha lasciato anche qui da noi le sue tracce, ha coinvolto jazzisti e musicisti colti.
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rnDa sempre gli “Hugu Tugu” vantano il loro legame con i Beatles: Armando De Cillis, fondatore del gruppo, nel 1965 era il contrabbasso elettrico de “I Giovani Giovani”, la band di spalla dell’unica tournèe italiana dei Beatles. Tornato a Bari dalla fantastica esperienza, apre il primo locale beat in città, lo “Studio 394”, e fonda gli “Hugu Tugu”.
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rnLa grandezza della musica dei “quattro di Liverpool” interpretata dagli Hugu Tugu verrà riproposta il 20 marzo prossimo presso il salone di congressi dello Sheraton di Bari.
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