Politica

Cronaca della lunga giornata di un sindaco a giudizio (della minoranza…)

Nicolangelo Biscardi
Mozione di sfiducia, Raffaele Valla resiste
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Una delle giornate più lunghe della sua esperienza politica come primo cittadino della nostra città.
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rnTra tensioni, provocazioni, attacchi sul suo operato, questo lunedì 21 Novembre 2011 appena trascorso, siamo certi, sarà un giorno che resterà a lungo nella sua memoria.
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rn Raffaele Valla passa indenne la mozione di sfiducia presentata dalla minoranza consiliare e così può portare a termine, almeno per ora, la propria storia amministrativa alla guida di Bitonto fino alla primavera del 2013.
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rnMa la giornata dell’ex prefetto non è stata affatto facile.
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rnHa dovuto subire attacchi: pesanti, non sul piano personale, come ripetutamente ribadito e precisato dai consiglieri di minoranza, ma attacchi sul piano politico, sul suo operato, sviscerato e messo in discussione in ogni suo punto dalla minoranza.
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rnLa questione sottopasso di via Santo Spirito, che rischia di non vedere più la luce; la storia dei milioni di euro di fondi regionali persi di recente; la mensa scolastica che stenta a decollare nonostante i proclami delle ultime settimane; i tagli al personale, che hanno ridotto all’osso l’organico comunale; i due rimpasti di giunta; la gestione della Polizia Municipale, col suo “ingombrante” Comandante, solo per citarne alcuni.
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rnInsomma, tanta carne a fuoco per sette ore circa di polemiche e analisi, in un clima però tutto sommato sereno, se si pensa alle ultime e recenti vicende che si son verificate nell’aula consiliare di Palazzo Gentile.
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rnRipetutamente ha abbandonato l’aula, puntualmente nel momento in cui la parola passava al consigliere dell’UDC Saverio Martucci, costantemente durante la mattinata.
rnE’ vero, fuori lo aspettavano numerosi cittadini che avevano necessità e bisogno di parlare con lui.
rnMa è innegabile che preferisse non sentire tutti quei commenti e tutte quelle critiche che piovevano sul suo capo e su tutta la sua squadra di governo.
rnE quando le sue assenze si sono protratte troppo a lungo, ecco l’ira della minoranza, che più volte ha invitato il Presidente Nicola Tarantino a richiamare il primo cittadino in aula per seguire i lavori.
rnPerché non erano lavori campati in aria, ma era lui il protagonista indiscusso della giornata.
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rnLui, Raffaele Valla, era il pomo della discordia, lui, Raffaele Valla, era nell’occhio del ciclone.
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rnE lui, Raffaele Valla, ha retto l’onda d’urto proveniente dalla minoranza, non mollando mai un colpo, non cedendo ma anzi rilanciando la sua azione.
rnHa fatto trasparire qualche cenno di nervosismo con Franco Scauro, liquidato uscendo dall’aula con un esplicito “vedremo, vedremo…”, e con Giovanni Rossiello, oppure quando tra le righe e quasi borbottando, replicava con un “ma che stai a dire!” alle presunte (per lui) inesattezze pronunciate da chi lo metteva in discussione o lo voleva sfiduciare.
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rnNervosismo, ma non troppo, perché la lucidità e le certezze ci son sempre state, soprattutto nella solidità dei numeri a suo favore.
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rnIeri, come non mai, si è circondato dei suoi uomini, che attorno a lui hanno fatto quadrato.
rnHa fatto rispondere i suoi Assessori alle tante questioni poste sul tavolo del dibattito, e se queste risposte degli Assessori paradossalmente sembravano mirassero alla difesa del proprio orticello, in realtà stavano facendo scudo attorno al loro timoniere.
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rnL’Assessore alle Attività Produttive Antonio Labianca, il vicensindaco e Assessore all’Agricoltura e al Turismo, Domenico Damascelli, il neo Assessore alla Comunicazione e Partecipazione e al Bilancio, Vincenzo Fiore.
rnE’ toccato a loro snocciolare programmi, risultati, dati, idee, riparando Valla da qualsiasi intemperie.
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rnE lui nel pomeriggio, decisamente più presente rispetto alla mattinata, ha seguito i contributi degli uomini della sua squadra, ma anche ascoltato gli interventi dei consiglieri di minoranza, per rispondere loro poi a fine dibattito per le rime, perché c’erano da difendere tre anni e mezzo di operato della sua giunta.
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rnE l’ha fatto, con i denti, tirando fuori gli artigli, dimostrando un dato inequivocabile in questa legislatura: Valla riesce ormai a superare le bufere, le tempeste, gli tsunami che si abbattono su di lui.
rnE’ attaccabile sul piano politico, ma riesce ad avere la meglio di queste difficoltà puntando tutto sulla sua persona, ricorrendo al suo essere uomo dall’elevato senso dello Stato e della legalità, ricorrendo al suo essere uomo navigato, ricorrendo alla sua moralità e onestà intellettuale, che lo porta anche ad ammettere il suo fallimento nella questione del Comandante della Polizia Municipale, dove, esplicitamente, ha affermato di essersi sentito tradito.
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rnCon la collaborazione del Segretario Generale, Salvatore Bonasia, ha elencato una serie di progetti e risultati per rispedire al mittente le accuse di immobilismo provenienti dall’opposizione, ha annunciato come il sottopasso di via Santo Spirito si farà, dopo una serie di incontri con l’Assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità, Guglielmo Minervini</strong>; ha rassicurato tutti sul rientro di Bitonto nel giro dei 4 milioni di euro destinati al centro storico, ed inizialmente persi.
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rnInsomma, il 21 novembre 2011 poteva essere il giorno della sua caduta, ma Raffaele Valla ancora una volta ce la fa, supera indenne l’ostacolo, resta e rilancia la sua azione di governo.

martedì 22 Novembre 2011

(modifica il 29 Giugno 2022, 12:41)

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