C’è anche la società Unione Sportiva Bitonto Calcio tra i beni sequestrati nell’ambito dell’indagine della procura di Milano e della Guardia di Finanza di Rho,che ha portato oggi a 17 arresti e a perquisizioni in tutta Italia per una frode fiscale nel settore della macellazione da 300 milioni. Frode che sarebbefruttata quasi 60 milioni, tant’è il valore dei beni mobili e immobili sequestrati dalle Fiamme Gialle su disposizione del gip milanese Guido Salvini.
Nel provvedimento con cui il giudice ha in via principale ordinato gli arresti di 17 persone, 5 in carcere e 12 ai domiciliari, e per 4 professionisti l’obbligo di dimora, si elenca l’ingente patrimonio riconducibile ai componenti del sodalizio che, per l’accusa, aveva architettato un sistema per non pagare tasse e arricchirsi indebitamente e al quale ora sono stati messi i sigilli.
Tra questi oltre alle quote societarie del Bitonto Calcio e di altre società, anche un locale sul Lungomare Cristoforo Colombo di Bari, un ristorante bitontino e il ‘Crile” a Roma. E poi, gioielli, contanti, ville di lusso nel Milanese e nel Bergamasco, auto di lusso tra cui una Maserati modello ‘Levante’ e due yacht, tra cui il ‘Morosa’, oltre 14 metri di lunghezza.