Ieri mattina i Nas di Firenze hanno effettuato un’operazione che ha portato ad arresti e al sequestro, tra Puglia e Toscana, di ingenti quantitativi di olio di semi contraffatto, trasformato in extravergine.
“Esprimo vivo apprezzamento per l’operazione delle forze dell’ordine che ha consentito di smantellare l’ennesima truffa ai danni dei produttori italiani di olio extravergine d’oliva“, commenta il bitontino Gennaro Sicolo, presidente di “Italia Olivicola“.
“Italia Olivicola – continua – contrasterà sempre, in ogni sede, come dimostrato con la costituzione di parte civile nel più grande processo sulle frodi nel settore olivicolo, quello di Siena sul caso Valpesana, tutte le operazioni illecite ai danni degli agricoltori italiani seri ed onesti“.
“Siamo pronti a lavorare col Ministro Bellanova, con il Sottosegretario L’Abbate, con le forze dell’ordine e la Magistratura – conclude Sicolo – per valorizzare la qualità dell’extravergine e combattere tutte le pratiche sleali che inquinano il mercato e rovinano gli sforzi di migliaia di produttori“.
La ministra Bellanova ha dichiarato ieri sera in TV che “occorre chiudere i porti solo alla contraffazione”.
Peccato che nello stesso giorno si sia scoperto che la contraffazione (di olio) partiva da Cerignola e quindi non aveva bisogno di porti aperti o spalancati.