Un “bellissimo viaggio”, denso di emozioni e adrenalina, quello che ha visto in corsa otto runner della Bitonto Sportiva domenica scorsa alla 42esima Valencia Marathon, una delle gare europee più partecipate e blasonate. Circa 30mila gli iscritti, di cui 1.817 dall’Italia, terza nazione più presente dietro ai padroni di casa (14.600) e ai cugini francesi d’Oltralpe (4.025).
«I risultati ottenuti – commenta il presidente Damiano Depalma – confermano quelli già raggiunti in passato e nuovi personal best del nostro portacolori Antonio Saracino, seguito da Vincenzo Montagna, Francesco Troysi e Giuseppe Moschetta. Complimenti anche al “debuttante” Giuseppe Fallacara, che per la prima volta ha affrontato questa sfida e l’ha superata”.
Un bel risultato per gli atleti bitontini allenati da mister Angelo Pazienza.
Hanno preso parte alla “spedizione” in terra spagnola anche Michele Debiase, Girolamo Fallacara e Graziano Cuoccio.
«Brividi! Arrivato al chilometro 40 – racconta l’esordiente Giuseppe Fallacara – ho iniziato a piangere pensando ai mesi di preparazione, levatacce mattutine, sudore (tanto), fatica, sacrifici e rinunce ma anche di tantissima forza di volontà e voglia di mettermi in gioco, di poter finalmente dire “Ce l’ho fatta!” Ce l’ho veramente fatta! Chiusa la Valencia Marathon in 4 ore 24 minuti e 41 secondi: missione compiuta!».
«Forse si intravedono la gioia, la sofferenza e la soddisfazione di un altro Personal Best. Sfuggono – sottolinea Antonio Saracino – i sacrifici, le rinunce, l’amore di mia moglie e di tutta la mia famiglia, la professionalità del mio coach e le mani magiche del mio fisioterapista».
«Correre una maratona non è mai facile. Finire una maratona non è mai scontato. Migliorare il proprio tempo sulla distanza ogni volta è una bella impresa. Partecipare ad una maratona platinum label secondo IAAF con più di 27mila partecipanti è un’emozione unica. Correrla con gli amici con i quali corri ogni maledetta mattina, una sicurezza. Incontrare nuovi amici sul percorso fino allo start una fortuna. Mangiare e bere birra tutti insieme per esorcizzare la fatica spesa non ha prezzo. Questa è una maratona. Questa è stata Valencia, chiusa con il mio PB sulla distanza in 3h15’34”. A chi mi dice “beato a te” gli dico prova tu a fare quello che serve per portare a casa una maratona. A quello che dice “Ma chi te lo fa fare?” dico “Come fai a non farlo?”. A chi dice “Io non ho tempo” dico “Svegliati come me alle 5.30 ogni mattina”. Chi non vede il sacrificio che c’è dietro una soddisfazione del genere, non conosce lo sport». In questo commento di Francesco Troysi, uno degli otto runner della Bitonto Sportiva in gara a Valencia, c’è tutto il senso della fatica e della gioia dello sport.
Grandissimi tutti.