Sanità

3mila procedure in un anno: Asl Bari riferimento per la cardiologia interventistica

Cardiologia interventistica
Cardiologia interventistica ©Asl Bari
Potenziata l’offerta e incrementate le prestazioni delle Emodinamiche di Altamura, San Paolo e Di Venere    
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Prime coronografie al Perinei di Altamura ©Asl Bari
Prime coronografie al Perinei di Altamura ©Asl Bari

Con tremila procedure di Cardiologia interventistica eseguite nel 2021, l’Asl di Bari è tra i centri a più alto volume della Puglia per il trattamento delle patologie coronariche. Lo confermano i dati 2021 di attività delle Emodinamiche Italiane, diffusi di recente dalla Società di Cardiologia Interventistica Italiana (GISE).

Di particolare interesse i risultati ottenuti dalle Cardiologie dotate di Emodinamica dei presidi ospedalieri Perinei di Altamura, Di venere e San Paolo di Bari. Le procedure eseguite nei tre centri, che confluiscono nel Dipartimento Cardiovascolare della Asl, sono nel complesso circa 3mila, di cui 1.288 angioplastiche coronariche e 262 angioplastiche coronariche primarie, procedure salvavita svolte durante l’infarto miocardico acuto.

«Nonostante la pandemia abbia limitato la disponibilità di posti letto e di personale sanitario –commenta il direttore generale Antonio Sanguedolcenei reparti di Cardiologia della Asl è stata potenziata l’offerta e di conseguenza si è verificato un incremento delle procedure eseguite l’anno scorso, rispetto al 2020. Tale attività è stata possibile grazie agli investimenti tecnologici ed organizzativi come la dotazione di nuovi angiografi, l’allestimento di nuove sale di emodinamica e l’acquisizione di apparecchiature tecnologicamente avanzate, ma soprattutto in seguito ad un programma di sviluppo iniziato da diversi anni, che ha consentito ai cardiologi interventisti della Asl di utilizzare tecnologie innovative per eseguire procedure sempre più complesse”.

Esprime grande soddisfazione per gli obiettivi raggiunti il dottor Pasquale Caldarola, direttore del Dipartimento cardiovascolare: «Questi risultati si sono ottenuti anche grazie alla stretta collaborazione esistente tra le Emodinamiche e le Cardiologie della Asl, e grazie al coinvolgimento attivo della Chirurgia Vascolare dell’ospedale Di venere, da tempo dedita all’esecuzione di procedure endovascolari ad alto indice di complessità».

Oltre che l’elevato numero di angioplastiche coronariche, il Dipartimento Cardiovascolare può vantare l’introduzione di procedure complesse che richiedono esperienza e formazione specifiche. Tre le ultime innovazioni, si segnalano: la shockwave (litotrissia coronarica), tecnica laser che distrugge il calcio presente nelle placche coronariche calcifiche che non possono essere trattate solo con lo stent; il rotablator che è, invece, un sistema meccanico per il trattamento di lesioni calcifiche e l’angiojet per la frammentazione ed asportazione di trombi vascolari.

La Asl ha anche investito nella tecnologia applicata alla diagnostica per immagini dedicata al cuore. Gli ospedali infatti sono dotati di IVUS e OCT, metodiche di imaging coronarico per una valutazione approfondita delle placche coronariche e per un trattamento sempre più preciso e personalizzato. L’OCT è una tecnica particolare che visualizza bene i trombi e le pareti delle coronarie, per un intervento di massima precisione.

Un altro fiore all’occhiello della rete cardiologia aziendale è, infine, il trattamento delle occlusioni coronariche croniche (CTO), tra i pochi in Puglia, che consiste in procedure ad altissimo rischio e che per questo richiedono grandi capacità da parte dei cardiologi interventisti e formazione specifica.

martedì 9 Agosto 2022

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