Una perdita media che varia dal 30 al 40%, da maggio ad ora. È quello che denunciano i ristoratori, in particolare quelli del centro antico, rispetto allo scorso anno. Una perdita netta, sicura, costante che ha tante cause e fa molti mali.
“I miei clienti abituali hanno paura a sedersi ai miei tavoli. Mi dicono questo e mi chiedono di essere sistemati in zone protette e sicure”, confessa il titolare di un locale.
Per questo motivo gli esercenti del borgo antico, qualcuno anche al di fuori della cinta muraria, insieme a molti residenti stanchi di una movida smodata, hanno sottoscritto e inviato un esposto alla Procura della Repubblica, alla prefetta di Bari, a tutte le forze dell’ordine, alla Polizia locale e al Comune di Bitonto. Denunciano che “quotidianamente, a qualsiasi ora del giorno e della notte, orde di ragazzi a bordo di ciclomotori e bici elettriche sfrecciano ad alta velocità e contromano per le vie e le piazze… noncuranti di turisti e residenti che passeggiano e si intrattengono…”.
Avvertono che “tale situazione mette a rischio l’ordine e la sicurezza pubblica” e chiedono di “porre rimedio ad arginare tale situazione, onde evitare il verificarsi di situazioni più gravi”. È una vera richiesta di aiuto.
La verità di queste denunce è sotto gli occhi di tutti e si rivela specialmente in piazza Cattedrale, dove ragazzini e ragazzine ancora acerbi ma senza freno alcuno, la fanno da padroni. Impuniti sono e impuniti si sentono, con il loro linguaggio sboccato e azioni di disturbo a volte clamorose ed eclatanti che sfociano in atti violenti e caos, rendendo invivibili alcune zone.
Il fenomeno ha anche un mezzo veloce e sicuro, potente e silenzioso: la bici elettrica. Un vero cavallo da battaglia che, per alcuni, rappresenta il riscatto negato dalla società. Ed ecco che la piazza diventa pista, territorio dove sfoggiare la propria forza, luogo di schiamazzi, raduni, scontri, dimostrazioni fisiche, ubriacature, amori prematuri e contese fra ragazzine, forse più maleducate e sfrontate dei ragazzetti. Le bici scorrazzano sgommando e diventano canne di fucile, con in sella centauri sparati alla velocità di proiettili in entrambe le direzioni di marcia, ignorando il senso unico. Un fenomeno non circoscritto a piazza Cattedrale, che si ripete in altre strade e slarghi.
Cosa fare allora? In campagna elettorale qualcuno aveva ipotizzato una sorta di “daspo urbano”. Sarebbe servito? Altri hanno proposto ordinanze, divieti che proibiscano gli accessi e maggiori controlli. Ma da parte di chi? Dei vigili urbani con il loro ridottissimo organico? Delle forze dell’ordine concentrate su altro? Dobbiamo ipotizzare check point? Vogliamo accusare la scuola che non insegna il civismo o dare la colpa al covid e agli effetti di chiusure e limitazioni? Fatto sta che stiamo sprecando parole e scritti, forse anche questo articolo.
La situazione non migliora, anzi ha richiesto in due casi l’intervento del nuovo sindaco per sedare gli animi dei facinorosi in piazza.
E che fare per far ritornare a respirare le attività commerciali?
Anche perché, probabilmente, la causa del calo di presenze non è da addebitare solo alle bici incontrollate. I motivi sono anche altri: la vicinanza con paesi di mare che attraggono in queste settimane di particolare calura. Può anche darsi che sia terminato un ciclo. In fondo il commercio vive anche di questi flussi, di dilatazioni e contrazioni, di “mode”. O forse la nostra città non offre altro nel centro antico, se non la ristorazione. Non ci sono infatti altri generi che possano attrarre. Ma “non di solo pane vive l’uomo”.
Il disagio intanto c’è, e la paura anche. Cercare e trovare soluzioni è una priorità.
Intanto sta per cominciare il Beat Onto Jazz Festival. Un appuntamento molto atteso, a cui speriamo partecipino in tanti, potendone godere in tranquillità. E che a suonare, in piazza Cattedrale, siano solo gli strumenti e le voci dei musicisti.
Le forze dell’ordine inesistenti prima o dopo abbaticchio, per nn parlare della polizia locale! Subito l’esercito nel centro storico dove continua a prevalere spaccio e delinquenza ovunque! Povera bitonto manco col nuovo sindaco le cose cambieranno!
Invero le bici elettriche sono da considerarsi alla stregua dei ciclomotori e quindi per circolare deve essere necessario permesso di guida, assicurazione e tassa di possesso con relative sanzioni in caso di mancato rispetto del codice della strada.