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Domani alle urne dalle 7 alle 23, come si vota

La Redazione
Elezioni comunali
Bitontini chiamati a rinnovare il sindaco e il consiglio comunale, e ad esprimersi sui cinque referendum abrogativi sulla giustizia
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AMMINISTRATIVE

Urne aperte domani, domenica 12 giugno, dalle 7 alle 23 per il rinnovo del sindaco e del consiglio comunale.

Per votare è necessario esibire un documento d’identità valido e la tessera elettorale. Sono ammessi al voto tutti i cittadini maggiorenni presenti nelle liste elettorali.

Nelle città con più di 15mila abitanti, diventa sindaco chi ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi. Se al primo turno nessuno raggiunge la soglia del 50% + 1, si va al ballottaggio due settimane dopo il primo turno.

Per esprimere la preferenza per i candidati a consigliere comunale presenti nella lista votata, si deve scrivere il cognome della persona scelta negli appositi spazi accanto alla lista dove si è segnata una X. Si può esprimere la doppia preferenza purché riguardi un uomo e una donna. Nel caso in cui sia previsto il voto disgiunto, si può scegliere una lista che sostiene un candidato sindaco e poi un primo cittadino diverso, appoggiato da altre liste.

 

REFERENDUM

Domani tutti gli italiani sono chiamati a votare per cinque quesiti referendari abrogativi sul tema della giustizia. Urne aperte dalle 7 alle 23.

Il primo quesito riguarda l’abrogazione del Testo unico delle disposizioni in materia di incandidabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo, conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi.

Il secondo quesito si riferisce alla limitazione delle misure cautelari: abrogazione dell’ultimo inciso dell’art. 274, comma 1, lettera c, codice di procedura penale, in materia di misure cautelari e, segnatamente, di esigenze cautelari, nel processo penale. Il terzo quesito tratta della separazione delle funzioni dei magistrati: abrogazione delle norme in materia di ordinamento giudiziario che consentono il passaggio dalle funzioni giudicanti a quelle requirenti e viceversa nella carriera dei magistrati.

Il quarto quesito verte sulla partecipazione dei membri laici a tutte le deliberazioni del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e dei consigli giudiziari: abrogazione di norme in materia di composizione del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e dei consigli giudiziari e delle competenze dei membri laici che ne fanno parte.

Il quinto quesito è relativo all’abrogazione di norme in materia di elezioni dei componenti togati del Consiglio superiore della magistratura. Verranno fornite 5 diverse schede di colori diversi: rossa per il primo quesito; arancione per il secondo; gialla per il terzo; grigia per il quarto e verde per il quinto. Se si vuole abrogare la norma sottoposta a referendum bisogna apporre una X sul segno SÌ, in caso contrario va segnato il simbolo NO.

I referendum saranno ritenuti validi se verrà raggiunta la maggioranza (50%+1) degli aventi diritto al voto; dei voti validamente espressi.

sabato 11 Giugno 2022

(modifica il 4 Luglio 2022, 16:25)

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