Un programma europeo di concorsi, dedicato ad architetti e progettisti under 40 provenienti da tutto il mondo, che dal 1988 genera una riflessione costruttiva per valorizzare il contributo che i giovani professionisti possono dare alle trasformazioni urbane e ai modi di vita: è questo Europan. L’iniziativa, con cadenza biennale, ha visto Bitonto protagonista dell’edizione 2022, la sedicesima.
Sono quattro i progetti dedicati alla nostra città: Learning from the Lama, progetto vincitore a cura dell’architetto Luca Luini e dell’urban planner Riccardo Masiero, dedicato al potenziamento dell'ambito urbano, agricolo e naturalistico della Lama Balice; An Atlas of Rituals, secondo classificato, che interpreta la connessione tra patrimonio e natura attraverso l'esplorazione dell'esistenza dell'ulivo a Bitonto, progettato dallo spagnolo Carlos Zarco Sanz e dalla turca Zuhal Kol, entrambi architetti urbanisti. Ricordiamo anche le due menzioni speciali: DOP Diffuse Olive Park degli architetti Carmelo Radeglia, Giulia Azaria e Alessandro Rosa e Along the green river degli architetti Gianluca Masiero, Andrea Pizzini, Elena Calafati e Mattia Chinellato.
La cerimonia di premiazione, moderata dal segretario nazionale di Europan Italia Marilia Vesco sabato mattina nella Sala degli Specchi del Palazzo di Città, ha visto l’esposizione di tutti i progetti premiati. All’evento, oltre ai giovani professionisti coinvolti, hanno partecipato l’architetta bitontina Loredana Modugno, coordinatrice del workshop “Dalle piazze ai paesaggi di Bitonto, Palombaio e Mariotto”, la classe quinta D della scuola Cassano, Virginia Giandelli presidente di Europan Italia, e Luigi Ranieri ingegnere gestionale e referente per la pianificazione strategica della Città metropolitana di Bari. «Europan – ha dichiarato Ranieri – è il risultato di un’importante attività di progettazione e pianificazione in cui tutti i tasselli devono essere al loro posto per poter sviluppare la città in modo armonioso, preservando e valorizzando il patrimonio culturale».
Ad arricchire l’evento è stata la testimonianza dei creatori di 'O Sciuvilo (progetto dedicato a Laterza e vincitore di Europan15) e di esponenti dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Bari e Roma.
Dopo la premiazione dei quattro progetti dedicati a Bitonto, l’assessore comunale al verde e decoro urbano Cosimo Bonasia ha salutato gli ospiti ringraziandoli per aver voluto mettere a disposizione tempo, idee e competenze per la città.
A margine dell’evento BitontoLive ha intervistato Virginia Giandelli., presidente di Europan Italia.
Quanto è importante, anche in ottica di politiche giovanili, coinvolgere i giovani in questo tipo di progetti?
«Il coinvolgimento dei giovani è importantissimo. Europan coinvolge i giovani under 40, un numero che non deve stupirci se consideriamo le tempistiche di lauree magistrali a ciclo unico, master e specializzazioni. Tutti i progettisti presenti oggi, però, erano under 30, ed è un fattore positivo. Bisogna considerare che questi progetti saranno utili specialmente alle nuove generazioni, come la classe di alunni presente oggi, a cui dobbiamo insegnare a prendersi cura della propria città, riappropriandosi anche di alcune zone “dimenticate”. È importante quindi anche il coinvolgimento dei più piccoli per la tutela del territorio».
Mobilità sostenibile, valorizzazione del territorio e del verde: quanto sono importanti per la progettazione delle città de futuro?
«Sono al primo posto. Bisogna saper rinunciare alla macchina a favore della mobilità sostenibile, che va certamente sviluppata e favorita. È importante non sottovalutare il peso che può avere la cultura su questi temi».
Nel corso degli anni quanto è cambiato la sensibilità su temi come l’urbanistica, il verde e la valorizzazione del patrimonio?
«Moltissimo, l’ho notato anche qui a Bitonto. Anni fa ho visitato la vostra città e ritornandoci oggi l’ho trovata molto più pulita rispetto al passato. Per combattere l’inciviltà è importante anche l’impegno delle scuole, con la formazione dei futuri cittadini e dell’amministrazione a favore della sostenibilità e di un minore spreco».
Parola anche ai vincitori, autori del progetto “Learning from the Lama” (Imparando dalla Lama): Luca Luini e Riccardo Masiero.
Cosa vi ha spinto ad intraprendere questa esperienza?
«La voglia di metterci in gioco con un premio che è un importante punto di riferimento. Inoltre, l’evento è organizzato con molta serietà e professionalità, permettendo il confronto con importanti temi d’attualità attraverso la progettazione».
Dove vi siete formati? Vi è mai capitato di collaborare con altre realtà pugliesi?
«Entrambi abbiamo studiato al Politecnico di Milano. Grazie ad una collaborazione con il Politecnico di Bari e al supporto di Carla Tedesco, assessore all’urbanistica e alle politiche del territorio del Comune di Bari, abbiamo scritto una tesi sul waterfront della costa sud del capoluogo pugliese».