Tangenti in cambio di incarichi e appalti negli uffici tecnici della Provincia di Bari: è il sistema corruttivo ipotizzato nell’ambito delle indagini della Procura di Tani sulla bonifica da 4,2 milioni di euro della discarica Coberna di Canosa di Puglia. Lo rivela il quotidiano La Repubblica Bari.
Il procuratore Renato Nitti e i pubblici ministeri Francesco Tosto e Giuseppe Aiello hanno disposto perquisizioni nei confronti di dodici persone – fra funzionari provinciali e imprenditori – accusati a vario titolo di truffa, corruzione e violazione delle leggi sugli appalti.
Tra di loro c’è l’ingegnere 35enne bitontino Giuseppe Marselli, funzionario della Provincia e direttore dei lavori nel cantiere della discarica Coberna di Canosa. Marselli avrebbe favorito gli imprenditori Giacomo Rilievi e Gaetano Centanni, ottenendo la realizzazione di lavori idraulici nella sua abitazione.
Perquisizioni anche a carico di altri due funzionari della Provincia di Bari: l’architetto Francesco Gianferrini, 63enne di Canosa, e Vincenzo Guerra, ingegnere 52enne di Triggiano.