Politica

Sergio Ragno (Valori Sociali): «Primo passo sarà recuperare dialogo con le frazioni»

Annarita Cariello
Sergio  Ragno (Valori Sociali)
Il responsabile cittadino del movimento civico fondato da Tonino Lisi conferma il proprio impegno politico, e dichiara di sostenere la candidatura a sindaco di Francesco Paolo Ricci
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Il 21 marzo scorso, a poco meno di tre mesi dalle elezioni amministrative, Sergio Ragno è stato nominato responsabile cittadino del movimento politico Valori Sociali. Per il 42enne mariottano, dipendente del Ministero degli Interni, con alle spalle anni di esperienze in ambito sindacale, ricoprendo anche incarichi a livello provinciale, regionale e nazionale, si è trattato di un gradito ritorno alla politica cittadina, dopo l'esperienza del 2017 nella lista civica Iniziativa Democratica a sostegno del sindaco uscente Michele Abbaticchio.

Di lui Tonino Lisi, fondatore del movimento Valori Sociali, ha parlato come di "persona seria, senza interessi personali, giovane e capace di comprendere quelli che sono i bisogni reali dei cittadini".

In vista delle prossime elezioni amministrative, mentre si comincia a delineare il panorama dei candidati al nuovo consiglio comunale, BitontoLive parte da un esponente delle frazioni per fare uno zoom sui diversi programmi politici.

 

Lei è stato nominato responsabile cittadino di Valori Sociali. Come sta affrontando questa nuova avventura politica?

«Io sono militante in questo movimento dal lontano 2010, anno in cui ho avuto il primo approccio con chi faceva ed oggi fa ancora parte di questo movimento civico. Sono stati proprio loro, alcune settimane fa, a volermi alla guida del movimento politico. Certamente è stato un gesto che ho apprezzato molto, e poi credo che investiture di responsabilità come queste debbano essere sempre da stimolo a fare meglio, nella vita e nella politica».

 

Cosa ricorda delle sua esperienza politica del 2017?  Cosa non funzionò all'epoca, dato che non riuscì ad essere eletto?

«Delle elezioni del 2017 custodisco in me un bellissimo ricordo per il sol fatto di aver ottenuto fiducia da ben 467 cittadini. Personalmente sostengo, senza rancore nei confronti di nessuno, che funzionò tutto nel 2017, ma purtroppo sono costretto ad utilizzare il “quasi tutto” perché per un soffio non riuscii a far parte dell’attuale consiglio comunale. Ovviamente la mia posizione era ben diversa, facevo parte di un gruppo di lavoro ma non avevo, come quest’anno, l’onere e l’onore di esserne il responsabile. Questa nomina, ad oggi, m’impone di guardare e valutare il panorama politico a 360 gradi e fare delle scelte, non solo per me ma anche per gli altri».

 

Il 12 giugno prossimo si terranno le elezioni amministrative. Quali azioni intende mettere in campo in queste settimane prima del voto, e quali realizzerebbe se fosse eletto consigliere comunale?

«All’interno di Valori Sociali è un atto una sorta di cabina di regia che si confronta quasi quotidianamente sui vari temi d’interesse generale. Temi che andremo poi a discutere e condividere nel programma politico dei prossimi cinque anni con gli amici di coalizione. Per quanto riguarda le frazioni, occorre recuperare innanzitutto un enorme svantaggio rispetto al centro cittadino. Sogno realmente che le frazioni possano diventare poli di attrazione turistica, vista la loro favorevole posizione centrale fra il Parco dell’Alta Murgia e alcuni comuni dell’entroterra barese, Bitonto inclusa. I punti principali della mia azione politica sono molto semplici e partono innanzitutto dalla manutenzione ordinaria del paese (pulizia delle strade, illuminazione pubblica, recupero di arterie e marciapiedi), passando per il ripristino, nel più breve tempo possibile, del grande polmone verde che abbiamo in piazza Roma a Mariotto, sotto gli occhi di tutti ormai ridotto ad un "deserto". A tal proposito ho già avviato personalmente, con un esperto del settore, un dottore laureato in Agronomia e specializzato proprio per questo tipo di piante, uno studio accurato ed approfondito che mira a capire i reali problemi dei lecci delle piazze di Mariotto e Palombaio. Sono convinto che i nostri alberi non siano stati trattati come si sarebbe dovuto, altrimenti i risultati ad oggi non sarebbero questi. Mi impegnerò a risolvere questo problema perché sono convinto che la soluzione ci sia, e sicuramente non può essere quella attuale, ovvero quella di far definitivamente morire i nostri lecci».

 

A proposito delle frazioni, secondo lei cosa è stato fatto per migliorare Mariotto e Palombaio in questi anni? E lei, qualora fosse eletto, quali azioni promuoverebbe a vantaggio dei residenti delle frazioni?

«I mariottani e i palmaristi in questi anni hanno subito una forte sensazione di abbandono da parte dei vertici, anzi, più in generale, da parte di tutte quelle persone deputate ad amministrare il bene comune, coloro che avrebbero dovuto rappresentarli e difenderli. Sarà inevitabile ripartire proprio da questo punto per recuperare quel rapporto di simbiosi fondamentale e soprattutto di fiducia tra cittadino e istituzioni. Solo il dialogo tra le due parti porterà alla costruzione di ponti e permetterà di abbattere i muri attualmente esistenti. Per le frazioni, in un eventuale programma politico, non vorrei scrivere il libro dei sogni perché mentirei a me stesso. Dico solo che gli abitanti delle frazioni meritano rispetto, diritti e dignità al pari dei cittadini del centro più grande. L’ordinarietà delle attività deve essere assicurata ed io prometto di essere garante di questo».

 

Qualche tempo fa, in occasione dell'arrivo a Mariotto di alcuni profughi ucraini, lei scrisse che nelle frazioni non si era fatto nulla per accoglierli. Può spiegare meglio il suo pensiero?

«Come ho già ribadito su questo argomento, credo che qualcosa non sia andata come sarebbe dovuta andare. Un po’ per il regolamento vigente, un po’ perché si doveva fare in fretta, come comunità non eravamo per nulla pronti. I mariottani hanno comunque dimostrato, con i più svariati canali a disposizione, la loro grande solidarietà nei confronti di chi è in questo momento in difficoltà. Personalmente e con la mia famiglia, per il tramite dell'associazione mariottana APE, abbiamo contribuito alla causa spedendo beni alimentari e non solo. Ma, ripeto, si sarebbe potuto fare molto di più e meglio».

 

Parliamo di candidati sindaci. A chi ha deciso di dare il suo appoggio politico, come singolo e come responsabile di Valori Sociali?

«Proprio ieri, nel gruppo di cui faccio parte, è stata fatta sintesi sulla candidatura a sindaco dell'avvocato Francesco Paolo Ricci. Persona che, fino a qualche settimana fa, non conoscevo personalmente e che invece sto apprezzando sempre di più man mano che ci si incontra per discutere di quello che sarà il futuro della nostra comunità. Francesco è una persona per bene, molto pragmatico nei suoi discorsi e soprattutto nelle sue azioni, con le idee molto chiare su quello che sarà il futuro di Bitonto, Palombaio e Mariotto, se sarà lui – insieme a noi – a governarla. Una persona cosciente del fatto che da soli non si raggiungono grandi traguardi ma che è il gioco di squadra, di una squadra unita dentro e fuori lo spogliatoio che porta alle grandi vittorie. Credo che possa essere il profilo giusto da mandare a Palazzo Gentile per il buon governo della città. Non ho mai ascoltato da lui la parola “io”, ho sempre sentito dire “noi” . Per me Francesco è una persona validissima per intraprendere questo percorso».

 

 

domenica 10 Aprile 2022

(modifica il 4 Luglio 2022, 16:44)

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