Nel 1985, quando don Antonio Mattia diventò parroco rettore della comunità della basilica Santi Medici, scrisse un editoriale sulla rivista "L'Eco dei Santi Medici" dal titolo "Come vedo il Santuario". In un passaggio don Antonio immaginava che, all'ombra della basilica, potessero sorgere dei servizi di attenzione alle povertà del territorio. In particolare, commentando San Giovanni Crisostomo, così si esprimeva: «La vera ricchezza della Chiesa sono i poveri, la sua ricchezza viene da loro e a loro deve tornare».
Nel giro di due anni, con il sostegno di un comitato socio sanitario e l'opera fattiva della comunità, quel progetto si realizzò: il 15 marzo del 1987 si avviava l'esperienza della Mensa dei poveri.
Oggi, dopo 35 anni, per fare memoria grata di quella intuizione, verrà intitolato questo servizio al caro don Antonio Mattia, scomparso lo scorso 29 dicembre. Una intuizione a servizio di tutto il territorio che, soprattutto negli ultimi due anni, ha fornito una risposta importante a diverse famiglie, ai minori curati nel centro diurno e alle tante persone che vivono nei servizi residenziali della Fondazione Opera Santi Medici Cosma e Damiano di Bitonto – Onlus, che oggi continua a gestire e organizzare quest'opera segno.
Il 15 marzo alle 18.30 in basilica verrà celebrata l'Eucarestia. Seguirà un breve e sobrio momento di ricordo nella sede della Mensa dei poveri.