Attualità

Villa Giovanni XXIII si apre alla città con un Centro di ascolto

Marco Lovero
Inaugurazione del Centro di ascolto della Fondazione Villa Giovanni XXIII
Ieri l'inaugurazione della struttura in via Matteotti 4, pronta ad offrire informazioni e orientamento alle persone in difficoltà, con particolare attenzione ai minori a rischio
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Inaugurato ieri il Centro di ascolto, informazione e orientamento della Fondazione Villa Giovanni XXIII, in via Matteotti 4. All’evento, preceduto dalla presentazione del nuovo Consiglio di amministrazione della fondazione, hanno partecipato l’arcivescovo di Bari-Bitonto monsignor Giuseppe Satriano, il sindaco Michele Abbaticchio, il senatore professor Giovanni Procacci presidente del cda, il direttore di Villa Giovanni XXIII Nicola Castro.

Quest’ultimo, nella sua breve introduzione, ha sottolineato la volontà della fondazione di aprirsi al territorio per offrire ascolto alle persone in condizione di difficoltà, con particolare attenzione ai minori a rischio e alle famiglie in stato di bisogno. Personale specializzato sarà pronto ad ascoltarli e ad accoglierli.

Procacci si è detto grato a monsignor Satriano per la sua attenzione al bene comune ed ha evidenziato l’importanza dell’ascolto come «punto di partenza fondamentale per comprendere i reali bisogni di chi abbiamo di fronte. Bisogna capire come l’assistenza domiciliare sia importantissima per i più fragili, specialmente per gli anziani che, con le loro esigenze, rimangono legati al loro mondo affettivo e ai loro ricordi. L’assistenza domiciliare preserva non solo la dignità umana, ma aiuta a combattere la solitudine, un male del nostro tempo».

«È necessario – ha aggiunto dopo aver rapidamente ricordato la storia di Villa Giovanni XXIII – imparare a coniugare l’assistenza ai più fragili, come bambini e anziani, con la lotta alla devianza giovanile, una battaglia in cui una collaborazione fra enti religiosi e laici appare ora più che mai fondamentale».

Il problema, emerso drammaticamente in città con gli arresti di lunedì scorso, è stato evidenziato anche dal sindaco Abbaticchio, che ha ricordato come situazioni familiari fragili e delicate favoriscano lo spaccio. «Occorre potenziare i cantieri sociali antimafia e coinvolgere anche i genitori più ostici», ha detto.

L’inaugurazione è proseguita con il saluto dell’arcivescovo Satriano, che si è detto «entusiasta di vedere i fermenti di una realtà che continua a crescere e che continua a prendersi cura delle persone, tutelando la loro dignità umana». Profonda è stata la sua riflessione sulla società contemporanea «ferita e priva di figure genitoriali, in cui si paga la poca attenzione ai problemi emergenti. Una realtà in cui anche la Chiesa è afflitta da problemi interni, come il calo delle vocazioni sacerdotali». Monsignor Satriano ha concluso il suo intervento augurando buon lavoro alla Fondazione Villa Giovanni XXIII.  

domenica 27 Febbraio 2022

(modifica il 4 Luglio 2022, 16:57)

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