Cronaca

Guerra fra clan a Bitonto, 9 condanne definitive

La Redazione
Questura di Bari
Oscillano dai 20 anni per tentato omicidio e detenzione di armi, ai 2 anni per minacce
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Il personale della Questura e del Comando Provinciale dei Carabinieri di Bari, nei giorni scorsi, ha eseguito 9 provvedimenti di esecuzione di pene concorrenti con contestuali ordini di carcerazione, emessi dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Bari – Ufficio Esecuzioni Penali, a carico di altrettante persone colpite da sentenze definitive di condanna, per vari reati commessi durante il periodo in cui la città di Bitonto è stata protagonista di cruenti scontri tra clan rivali che, da anni, si contendono il controllo del territorio per lo spaccio di sostanze stupefacenti.

Le pene inflitte ai 9 responsabili oscillano dai 20 anni per il tentato omicidio e la detenzione di armi, ai 2 anni per le minacce, tutti episodi aggravati dal metodo mafioso.    

Quattro di questi provvedimenti attengono ai primi contrasti avvenuti nell’ambito della criminalità bitontina nell’estate e nell’autunno del 2015, quando in città si registrarono varie sparatorie tendenti ad eliminare i vertici dell’organizzazione opposta. Si era da poco concretizzata la scissione all’interno del gruppo Conte con il consequenziale passaggio di alcuni elementi nelle fila dell’avverso gruppo Dicataldo.

Il botta e risposta tra i due clan rivali ebbe il suo culmine nella serata del 18 ottobre 2015, quando killer armati tentarono di assassinare Vitantonio Tarullo (poi divenuto collaboratore di giustizia), rintracciato a pochi metri dal luna park allestito per la festa patronale dei Santi Medici, esplodendo contro di lui numerosi colpi d’arma da fuoco e scatenando il panico tra la gente. 

Ulteriori cinque provvedimenti derivano invece dalla conclusione delle fasi processuali connesse e poi stralciate dall’originario procedimento penale inerente all’omicidio di Anna Rosa Tarantino, vittima innocente di mafia, colpita a morte da proiettili vaganti il 30 dicembre 2017. Il fatto di sangue e il ferimento di un 20enne del posto, si collocavano in un contesto più ampio di “guerra” tra i due clan, nel quale, nell’arco di poche settimane, si sono verificati numerosi reati, con azioni e ritorsioni da ambo le parti, che hanno visto impegnati, congiuntamente, in uno sforzo corale di prevenzione e repressione, i carabinieri del Nucleo Investigativo e i poliziotti della Squadra Mobile di Bari, coordinati dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia.

In particolare, i provvedimenti documentano diversi reati registrati in quelle ore frenetiche, espressioni delle tipiche modalità del “botta e risposta”, attraverso i quali i clan Conte e Cipriano cercavano di aprirsi una breccia per la conquista e la gestione delle attività illecite sul territorio di Bitonto, in particolare per il traffico di stupefacenti. I due gruppi si resero protagonisti di detenzione di armi, numerose esplosioni di colpi d’arma da fuoco, minacce e di un ulteriore tentato omicidio nei confronti degli esponenti rivali, tutti reati scoperti nell’immediatezza dall’azione congiunta di Polizia e Carabinieri.

sabato 26 Febbraio 2022

(modifica il 4 Luglio 2022, 16:57)

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