Cronaca

Arresti clan Conte, tutti i nomi. Procuratore Rossi: “Criminalità organizzata come welfare”

La Redazione
Operazione "Market Drugs" a Bitonto
Il coordinatore della Dda, Giannella: "Dove lo Stato non riesce ad assicurare capillarmente lavoro, assistenza e benessere, arriva la mafia"
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"Troppi giovani sono ancora attratti dal mito fasullo della criminalità organizzata", anche perché su certi territori la mafia agisce come "welfare, garantendo a una serie numerosissima di persone lavoro e assistenza". Lo hanno detto il procuratore della Repubblica di Bari Roberto Rossi e il procuratore aggiunto, coordinatore della Dda, Francesco Giannella, descrivendo il fenomeno criminale accertato a Bitonto nell`ambito dell’inchiesta che ha portato oggi a 43 arresti.

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"Dove lo Stato non riesce ad assicurare capillarmente lavoro, assistenza e benessere – ha spiegato Giannella – arriva la mafia, garantendo mantenimento alle famiglie dei detenuti, assistenza legale. Nelle zone ad alta penetrazione criminale il welfare lo fa la mafia, non lo fa lo Stato". E la stessa popolazione "in certi territori evidentemente vede in queste organizzazioni qualcosa di più credibile, di più forte dello Stato – continua – che non viene visto come amico, come alternativa possibile, ma come nemico, invece l`organizzazione criminale come un socio".

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I NOMI DEGLI ARRESTATI (43 in carcere e 9 ai domiciliari)

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Domenico Conte, Mario D’Elia, Francesco Amendolara, Giuseppe Antuofermo, Paolo Belardi, Francesco Bonasia, Michelangelo Brilli, Luca Caldarola, Vincenzo Caputo, Alessandro Castellaneta, Angelo Castellaneta, Donato Cataldi, Alessandro D’Elia, Giovanni Di Cosimo, Giacomo Elia, Danilo Gentile, Damiano Giordano, Francesco Grottola, Maurizio Larizzi, Carmine Leone, Cosimo Liso, Domenico Liso, Giuseppe Maggiulli, Domenico Milella, Vincenzo Nanocchio, Rosa Natilla, Angelo Neviera, Giovanni Palmieri, Mauro Palmieri, Michelangelo Palmieri, Vito Palmieri, Rocco Papaleo, Francesco Papapicco, Giovanni Papapicco, Francesco Primo, Francesco Alessandro Rafaschieri, Francesco Ramunni, Ruggiero Ricci Coletto, Alessandro Ruggiero, Tommaso Ruggiero, Michele Sabba, Vittorio Christian Scaringella, Vito Antonio Tarullo, Arcangelo Vitariello, Michele Vitariello, Maria Semerano, Antonello De Vito.

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lunedì 21 Febbraio 2022

(modifica il 4 Luglio 2022, 16:58)

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arcy
arcy
2 anni fa

chissà se i malcapitati percepivano anche il reddito di cittadinanza…

Maria P.
Maria P.
2 anni fa

Anche se dire che i clan danno lavoro a chi non ne ha mi pare una pubblicità, non dovuta, ai clan stessi. Un mantra che i clan stessi utilizzano per affermarsi. Quello non è un lavoro, solo malaffare senza futuro.