I punti vaccino territoriali della Asl di Bari, ancora impegnati nelle somministrazioni anti covid, sono stati convertiti anche in centri vaccinali aperti alla popolazione e dunque sono pronti ad avviare campagne di prevenzione mirate per i giovani.
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Si parte oggi con le prime somministrazioni contro l’infezione da papilloma virus (Hpv). In tutti gli hub territoriali della Asl il team di sorveglianza sanitaria del Dipartimento di Prevenzione ha organizzato sedute dedicate di somministrazioni di vaccino contro l’Hpv riservate a ragazzi di 12 anni compiuti.
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«Abbiamo deciso di impiegare i punti vaccinali distribuiti sul territorio – dichiara il direttore generale della Asl, Antonio Sanguedolce – per avviare questa importante campagna di prevenzione oncologica. Il vaccino contro il papilloma virus per gli adolescenti riduce infatti del 90% il rischio di insorgenza del tumore della cervice uterina nelle donne. Questo significa che la vaccinazione rappresenta un intervento di prevenzione in quanto può bloccare l’infezione da Hpv, a sua volta causa delle patologie oncologiche ad essa correlate».
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Ad organizzare le sedute vaccinali è il Dipartimento di Prevenzione, in particolare il gruppo Scuole dell’Eic, Epidemic Intelligence Center della Asl, già impegnato sul fronte della sorveglianza sanitaria e della campagna vaccinale contro il covid.
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«È importante in questa fase di ripresa post pandemia – commenta il direttore del Dipartimento di Prevenzione, Domenico Lagravinese – continuare a mettere a disposizione le risorse impiegate nell’emergenza sanitaria in favore di una estesa campagna di prevenzione indirizzata alle giovani generazioni».
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Le adesioni da parte delle famiglie dei minori da raggiungere con il vaccino sono state raccolte tramite tutti gli istituti scolastici, che hanno fornito agli operatori sanitari gli elenchi dei ragazzi e delle ragazze.
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A spiegare nel dettaglio come sono state organizzate le vaccinazioni è Letizia Rizzo, dirigente del Dipartimento di Prevenzione e coordinatrice degli hub: «Il sistema di chiamata scuola per scuola ha funzionato molto bene in tema di adesione con la vaccinazione anti covid, specie per la fascia di età 12-19 anni, la stessa a cui ci rivolgiamo per il papilloma virus. Per il momento le somministrazioni riguarderanno solo la classe d’età 2010, ma intendiamo recuperare progressivamente anche le altre fasce di età rimaste indietro».
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Le prime sedute si svolgeranno questa mattina nell’hub Pala Padovano di Capurso, dove saranno accolti gli studenti e le studentesse della scuola San Giovanni Bosco-Venisti. Martedì 22 e mercoledì 23 febbraio le vaccinazioni contro l’Hpv si terranno invece nell’hub della Fiera del Levante a Bari.
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Che cos’è il papilloma virus?
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Il papilloma virus (Human Papilloma Virus o Hpv) è una delle infezioni più diffuse a trasmissione sessuale. Studi confermano che l’80% delle persone sessualmente attive si infetti nel corso della vita. Il virus è responsabile di tumori genitali, sia nella donna che nell’uomo, ed è quindi importante vaccinarsi anche per gli adolescenti di sesso maschile. Nelle donne, in particolare, l’infezione persistente da HPV può degenerare in carcinoma del collo dell’utero.
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Perché è importante la vaccinazione?
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Il vaccino contro l’Hpv viene raccomandato all’inizio della pubertà, prima dell’attività sessuale. Il ciclo vaccinale consta di due dosi a distanza di sei mesi nei ragazzi fino a 14 anni.
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Gli hub sono un costo per la Regione soldi tanti soldi sottratti ad altri interventi sanitari. Non si possono trovare alibi per tenerli aperti anche quando ci sono pochi vaccinandi.
Più che di nuova mission parlerei di solita expenditure
Continuano a definire vaccini i farmaci genici a mRna che sono invece farmaci di durata limitata da ripetersi all'infinito, in grado tutt'al più di ridurre per qualche mese la malattia, non certo i contagi.