Attualità

Un anno dopo l’installazione dei VelOk: strumento utile o spreco di denaro?

Tommaso Cataldi
VelOk in via Lazzati a Bitonto
Non sono mai stati resi pubblici i report periodici delle infrazioni. E molte colonnine sono state danneggiate e non più sostituite. Qual è la situazione attuale?
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Hanno da poco compiuto un anno di vita i VelOk, le colonnine degli autovelox installate a fine 2020 dall’amministrazione comunale in diversi punti nevralgici e ad alta velocità delle strade cittadine e delle frazioni.

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Originariamente ne sono state installate 16 – di cui 4 nelle frazioni –, per un costo totale che si aggira sui 16mila euro, anche se ne erano previste altre 8, con un costo annuale di noleggio dei lettori di velocità di circa 43 mila euro. Ma molte torrette arancioni hanno avuto vita breve. Quelle posizionate a Palombaio sono state più volte vandalizzate e poi distrutte a ridosso del capodanno 2021, tanto da costringere gli amministratori ad installare la colonnina a circa quattro metri di altezza dal suolo, adiacente ad un supporto in ferro. Ma nel corso di tutto l’anno passato, altri VelOk sono stati danneggiati e parecchi non più sostituiti.

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Sin da subito sono cominciate le polemiche per l’assenza di un’adeguata segnaletica verticale che informasse gli automobilisti della presenza dei VelOk, mentre altri sostengono che le eventuali rilevazioni di eccesso di velocità sarebbero valide solo in presenza di una pattuglia della Polizia municipale posizionata nei pressi della colonnina arancione.

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Dubbi a cui nessuna istituzione ha mai fornito risposte. Così come sulla effettiva messa a regime dei VelOk. Sono davvero funzionanti o, come dubita qualcuno, possono considerarsi uno spreco di denaro? Già dalle prime installazioni, il sindaco Michele Abbaticchio e assessore alla viabilità Cosimo Bonasia si affrettarono a dichiarare che si trattava di un deterrente ad impatto zero preferito ai dossi, che potevano creare problemi in caso di emergenze. Quindi non un modo per fare cassa ma una garanzia di sicurezza stradale.

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Ad oggi, però, nessun report è stato fornito per valutare l’efficacia e l’utilità dei VelOk nel primo anno di vita. Anche alle nostre richieste di dati, sia agli uffici preposti sia alla Polizia locale, non è pervenuta alcuna risposta. Ma abbiamo analizzato ed incrociato alcune determinazioni del servizio di Polizia locale pubblicate sull’albo pretorio ed il verbale della commissione Controllo e garanzia relativo all’audizione dell’assessore Bonasia proprio sulla questione. Bonasia dichiarò in commissione che la messa in esercizio della strumentazione e dell'apparecchiatura elettronica per rilevare la velocità degli autoveicoli era avvenuta ad opera della ditta Novades di Bitritto, per un costo annuo di 43mila euro. Ed è proprio la Novades a fornirci alcuni dati: in base a due fatture emesse nei confronti del Comune di Bitonto, relative all’elaborazione e alla stampa delle sanzioni amministrative comminate agli automobilisti che hanno superato i limiti di velocità, si desume che i dispositivi siano stati utilizzati per un totale di 17 giornate nell’arco del 2021, generando 1.339 verbali. Tuttavia, ad oggi, non vi è traccia dei report periodici né delle migliorie alla segnaletica verticale annunciate, che in alcune allocazioni delle colonnine VelOk presentano criticità. Senza dimenticare che alcune torrette danneggiate non sono più state rimpiazzate e le otto rimanenti previste dal progetto originario non sono mai state installate.

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Infine, sono d'obbligo alcune domande che riguardano l’aspetto economico di questa vicenda. Considerato che il noleggio annuale dei lettori di velocità che devono essere inseriti all’interno dei Velok costa alle casse comunali 43mila euro, non sarebbe più conveniente utilizzare i proventi dei verbali comminati per acquistarli in via definitiva? E i verbali delle infrazioni per supermaneto dei limiti di velocità sono tutti derivati dai VelOk? 

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martedì 15 Febbraio 2022

(modifica il 4 Luglio 2022, 17:00)

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Graziano
Graziano
2 anni fa

Una operazione tutta da chiarire negli aspetti economici e regolamentari. Pochissima trasparenza fa' venire il sospetto di qualche magagna. È bene accendere un faro su queste macchinette mangiasoldi.

Franco
Franco
2 anni fa

Vabbè paragonare un dosso a un autovelox è troppo. Del dosso te ne accorgi subito e non dopo qualche mese, quando arriva la multa dell'autovelOKs. Ma il dosso non produce incassi.