Capita di ritrovare nel cassetto un calzino che ha perso il gemello, e lo lasciamo lì, non si sa bene perché, in attesa di essere indossato o semplicemente messo da parte. Un calzino diverso, un calzino che non serve.
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Qualche anno fa, in una scuola primaria di Terzo di Aquileia, in Friuli-Venezia Giulia, una maestra di nome Sabrina ha deciso che fosse giunto il momento di dar voce anche a quel calzino, e magari abbinarlo a un altro come lui.
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Nasce così la giornata che celebra la diversità, la Giornata dei Calzini Spaiati, in cui bambini, ragazzi, mamme, papà e anche nonni, decidono consapevolmente di rompere gli schemi e far vedere quant’è bello avere i piedi colorati in modo differente, far vedere che anche due calzini che non sono uguali possono scaldare e proteggere allo stesso modo, con la stessa cura.
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Ed è quello che gli operatori della Neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza di Bitonto (via Comes 31 – 080 3737320) hanno voluto fare ieri, 4 febbraio, chiedendo a tutti i piccoli pazienti di colorare le bianche mura del reparto, scegliere i colori delle proprie emozioni e rivendicare il diritto di essere belli proprio perché spaiati, proprio perché unici e diversi gli uni dagli altri, diversi dagli adulti, diversi da un albero immobile o da un aquilone che vola. Unici e parte di un tutto che è un arcobaleno di diversità.
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Bellissima iniziativa….Complimenti