Attualità

Oggi la messa di addio a don Antonio Mattia

La Redazione
Da sinistra
I funerali si terranno alle 16 in Cattedrale, presieduti da monsignor Satriano. Diretta tv e streaming
scrivi un commento 313

Oggi alle 16, nella Cattedrale di Bitonto, monsignor Giuseppe Satriano arcivescovo metropolita di Bari-Bitonto presiederà la liturgia eucaristica esequiale di don Antonio Mattia. Concelebreranno monsignor Domenico Ciavarella vicario generale dell’arcidiocesi, don Giovanni Giusto vicario episcopale territoriale, don Nicola Cotrone parroco di Cristo Re Universale, i sacerdoti del capitolo Concattedrale, i sacerdoti delle comunità parrocchiali di Bitonto, Palombaio e Mariotto, i confratelli di San Pasquale Baylòn e i fedeli.

nn

La cerimonia funebre sarà trasmessa in diretta su FedeTV (canale 886 del digitale terrestre) e sulla pagina facebook del Comitato festa patronale Maria SS. Immacolata – Bitonto e di parrocchie e confraternite bitontine.

nn

 

nn

Don Antonio Mattia, nato a Bitonto il 17 gennaio 1933, dopo aver completato gli studi teologici nel Seminario regionale Pio XI di Molfetta, fu ordinato presbitero il 15 luglio 1956 nella Cattedrale di Bitonto da monsignor Aurelio Marena, che nel 1957 lo nominò rettore del Seminario diocesano minore.

nn

Con il decreto episcopale del 24 dicembre 1963 di erezione della nuova parrocchia di Cristo Re Universale, il 12 gennaio 1964 ci fu l’immissione canonica del primo parroco. Mandato che venne affidato a don Antonio Mattia, insieme all’incarico di padre spirituale della confraternita di San Pasquale Baylòn.

nn

Don Antonio ha insegnato religione al liceo scientifico Galilei e all’istituto tecnico industriale Volta di Bitonto.

nn

L’8 dicembre 1984 l’arcivescovo di Bari-Bitonto monsignor Mariano Magrassi gli conferì la nomina di parroco-rettore della Basilica dei Santi Medici (secondo parroco-rettore), e don Antonio Mattia si tuffò con entusiasmo in questo nuovo servizio pastorale che ricoprì fino al 29 giugno 1989, lasciando tuttavia un ricordo indelebile avendo promosso le prime iniziative sociosanitarie: la mensa, il servizio guardaroba e l’ambulatorio.

nn

Per sua volontà fu abbellito l’altare maggiore della basilica Santi Medici con un prezioso crocifisso ligneo ed un tabernacolo intagliato in ciliegio, ancora oggi venerati dai fedeli, e fu arricchito il presbiterio della cripta pontificia con quattro preziose icone, oggetto di venerazione dei credenti cattolici e ortodossi.

nn

Il 23 marzo 1987 don Antonio Mattia organizzò con dedizione, insieme a monsignor Carmine Fallacara vicario generale della diocesi, la traslazione delle spoglie mortali del vescovo monsignor Aurelio Marena nel sarcofago tombale situato sul fondo del transetto absidale lato est in basilica, secondo tutte le procedure canoniche, giuridiche e istituzionali del caso. Fu un evento storico per la Chiesa e la città di Bitonto.

nn

Il 24 settembre 1988 curò nella basilica dei Santi Medici un convegno scientifico sul tema “Fede e Scienza: Giuseppe Moscati”, con presentazione di monsignor Francesco Cacucci arcivescovo di Bari-Bitonto. La magistrale relazione scientifica fu illustrata dal professor Ernesto Quagliariello. Obiettivo del convegno era porre in risalto la figura e il ruolo dei medici, per onorare e rendere più “umana” la medicina verso tutti.

nn

Il 21 ottobre 1989 monsignor Mariano Magrassi gli conferì il mandato di parroco della chiesa di Cristo Re Universale. Don Antonio tornò così nella sua amata parrocchia. Ricoprì l’incarico fino al 9 novembre 2011, quando lasciò per limiti di età e per motivi di salute.

nn

La sua ultima presenza ufficiale nella basilica dei Santi Medici risale al 22 marzo 1999, in occasione della cerimonia di presentazione del volume mediceo “I Santi Medici Cosma e Damiano: la storia, i miracoli, la medicina” del teologo Giuseppe Cannito, con prefazione di monsignor Francesco Savino. Fu un evento molto partecipato, alla presenza di numerose autorità religiose, civili e militari in una basilica stracolma di fedeli cattolici e ortodossi.

nn

«Ho avuto l’onore di conoscere don Antonio Mattia come parroco rettore e come amico. È stato un sacerdote ricco di spiritualità, con il suo passo lento, la sobrietà nei gesti, con un sorriso leggero salutava tutti con garbo. Con la sua fedeltà al Vangelo, ancorata alla fede, don Antonio ha saputo generare nel cuore dei fedeli sentimenti di affetto e speranza, promuovendo con semplicità una pace interiore spirituale»:  questa la testimonianza del professor Giuseppe Cannito.

nn

 

n

giovedì 30 Dicembre 2021

(modifica il 28 Giugno 2022, 12:03)

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti