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Le statue dei Santi Medici sono tornate sul “trono” in basilica

La Redazione
I Santi Medici Cosma e Damiano
Si è tenuta ieri la cerimonia di risalita, dopo la permanenza prolungata delle effigi ai piedi dell'altare maggiore
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Sarà una meraviglia per gli occhi dei bitontini e dei pellegrini rivedere le statue dei Santi Medici nella loro teca dai bordi dorati, che sovrasta l’altare centrale in basilica. La cerimonia di risalita delle sacre immagini si è svolta ieri. A causa della pandemia il parroco-rettore don Vito Piccinonna ha introdotto cambiamenti necessari per il rispetto delle misure anti contagio, pur rimanendo fedele alla tradizione: le messe sono state celebrate sul sagrato per consentire una maggiore partecipazione; le effigi dei Santi Medici sono state poste ai piedi dell’altare maggiore in basilica per consentire ai fedeli di venerarle da vicino, le candele accese sono state situate in appositi contenitori devozionali in giardino.

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Don Vito ha voluto vivere con sobrietà anche un momento tradizionale molto caro al popolo dei devoti: la cerimonia religiosa di risalita delle statue nella nicchia posta sull’altare maggiore. Ha scelto la data di ieri, 26 novembre, giorno del mese che nel Messale Romano rievoca la solennità del martirio dei santi Cosma e Damiano. È dal 26 settembre 2017 che il parroco-rettore ha introdotto il rito greco-bizantino del bacio alle sacre reliquie dei Santi Medici, officiato dai sacerdoti al termine della messa.

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Come risulta dalla nota storica riportata dal professor Giuseppe Cannito nei Registri degli Atti della Curia vescovile di Bitonto e dall’Archivio storico della Basilica pontificia dei Santi Medici, la cerimonia di risalita delle sacre immagini ha una vita propria a partire dal lontano 14 ottobre 1963 per opera del parroco-rettore monsignor Domenico Vacca. Aveva luogo subito dopo il ritiro della solenne processione nella terza domenica di ottobre, alla presenza del vescovo monsignor Aurelio Marena.

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Il secondo parroco-rettore don Antonio Mattia confermò la cerimonia di risalita delle venerate immagini dei Santi Medici al termine della solenne processione, alla presenza dell’arcivescovo di Bari-Bitonto monsignor Mariano Magrassi.

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Dal 16 ottobre 2008 (dopo ben 45 anni) monsignor Francesco Savino, già parroco-rettore e vescovo di Cassano all’Ionio, introdusse una variazione pur restando fedele alla cerimonia, fissandola nella prima decade di novembre con beneplacito dall’arcivescovo monsignor Francesco Cacucci, per evitare la concomitanza con la solennità liturgica di Ognissanti. 

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sabato 27 Novembre 2021

(modifica il 28 Giugno 2022, 12:16)

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Franco
Franco
2 anni fa

Il ricorso ai Santi era comune in caso di epidemie. Oggi pare invece che tutta la fiducia vada riposta nei vaccini. Alla santità si è sostituita la sanità. Anche all'interno della Chiesa purtroppo.

Marco
Marco
2 anni fa

Non credo che i nostri Santi Medici avrebbero avuto piacere a veder scalzata la fede dalla scienza, come avviene in questi giorni sul tema del Covid. Essi hanno messo la scienza al servizio della fede. Tornare a mettere i Santi Medici sul trono deve significare tornare a mettere la fede al primo posto, senza falsi dei.