Politica

Una sola voce dal Consiglio comunale: no alla discarica Fer.Live!

Annarita Cariello
Il consiglio comunale di Bitonto
Espresso ieri unanime dissenso alla realizzazione di un impianto per rifiuti speciali in località Colaianni
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Con 20 consiglieri fisicamente presenti, per la prima volta dopo lungo tempo, si è tenuto ieri il Consiglio comunale a Palazzo di Città.

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Solo due i punti iscritti all'ordine del giorno. Subito in discussione il primo, riguardante il controllo sugli equilibri finanziari relativi al secondo trimestre 2021. La presa d'atto è stata approvata all'unanimità.

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Al secondo punto la richiesta, da parte di 13 consiglieri comunali, di una seduta monotematica sul progetto di discarica per rifiuti speciali non pericolosi Fer.Live. A relazionare sul punto è stato Emanuele Sannicandro (Iniziativa Democratica) in rappresentanza dei consiglieri richiedenti. «Il nostro auspicio, visto che si tratta di un argomento importantissimo per le sorti della nostra città e dei suoi cittadini, è di poter condividere una bozza di documento unico sul quale discutere, in modo da decidere univocamente come procedere», ha esordito Sannicandro, prima di richiedere una sospensione della seduta in modo da permettere a tutti i consiglieri di visionare la documentazione.

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Franco Natilla (Bitonto Riformista) ha chiesto però di procedere in primis alla lettura della richiesta dei consiglieri comunali, in modo da comprendere a pieno i termini dell'argomentazione e da fornire un quadro più chiaro della discussione da affrontare. Nella richiesta era sottolineata la richiesta – da parte dei 13 consiglieri firmatari – di un dialogo diretto, in seduta monotematica, con il sindaco della Città metropolitana di Bari, Antonio Decaro, essendo l’ente il soggetto preposto a concedere l'autorizzazione all’impianto.

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Dopo la sospensione, il consiglio è ripreso con la lettura del documento redatto e condiviso da tutti i consiglieri comunali. «Se noi oggi siamo qui – ha detto Natilla – lo dobbiamo a chi inizialmente portò a nostra conoscenza la procedura che era stata avviata in seno alla Città metropolitana per il rilascio delle concessioni necessarie alla costruzione di una discarica per rifiuti speciali, a cura della Fer.Live». Natilla ha aggiunto che aveva espresso perplessità sull'interessamento alla vicenda solo da parte di alcune forze politiche e non dell'intero corpo politico cittadino, che avrebbe dovuto esserne informato data l'estrema importanza della questione ambientale, affinché s’impedisse la realizzazione di questo «ecomostro nel nostro territorio, e che come intero territorio affermavamo il nostro più vivo dissenso a questa iniziativa industriale ed imprenditoriale».

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«Abbiamo dimostrato la necessaria maturità superando le legittime perplessità iniziali, confrontandoci anche questa mattina su una bozza di documento che ci è stata messa a disposizione, arricchita dal contributo di alcune associazioni. Non è questione di chi è arrivato primo o ultimo, di potersi abbellire con una medaglia, se c'è deve appartenere a tutti», ha affermato il consigliere d’opposizione, prima di leggere il documento predisposto da tutti i consiglieri.

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Dalla bozza si apprende che la società Fer.Live, a novembre dello scorso anno, ha inoltrato una nuova istanza di rilascio delle concessioni per realizzare la discarica in località Colaianni, e che quindi "la città di Bitonto è chiamata ad una strenua attività di contrasto e opposizione alla realizzazione di un ecomostro incompatibile con la conformazione e la vocazione agricola del territorio".

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"Non sono rifiuti urbani, quelli che verranno conferiti nella discarica – si legge nella bozza – ma rifiuti speciali, prodotti anche in impianti fuori Regione".

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Natilla ha elencato i motivi per i quali la discarica Fer.Live non dovrebbe essere autorizzata, avendo modificato il progetto iniziale, tra i quali anche l'odore nauseabondo delle sostanze scaricate e gli effetti significativi sulla salute umana. I consiglieri hanno richiesto un'analisi di rischio olfattivo più approfondita rispetto a quella riportata nella relazione tecnica precedente e hanno sottolineato la presenza, nell'area individuata per la discarica, di un corso d'acqua denominato Lama di Macina, che presuppone un approfondito studio di rischio idraulico da parte dell'autorità di Bacino. Inoltre la società non ha contemplato costi per la messa in sicurezza dei pendii rocciosi del sito prescelto, così come inizialmente previsto nella documentazione consegnata per il rilascio dell'Aia (autorizzazione integrata ambientale).

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In sostanza i consiglieri comunali hanno espresso la volontà di presentare al sindaco della Città metropolitana Decaro una lunga serie di ragioni politiche, affiancate a motivazioni di carattere tecnico per dire, ad una sola voce, no alla discarica Fer.Live.

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A seguire il Partito Democratico, per voce della capogupppo Antonella Vaccaro, ha espresso fermo dissenso contro "qualsiasi tentativo di violenza ambientale". Un intervento che la consigliera azzurra Carmela Rossiello ha stigmatizzato, perché contrario all'accordo fra tutte le forze politiche di non fare interventi singoli, allo scopo di far emergere l'unanimità della volontà del Consiglio.

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Il sindaco Michele Abbaticchio ha chiesto che il Consiglio comunale approvasse all'unanimità il documento, così come letto da Natilla, in modo da fornire materiale chiaro ed efficace per la fase istruttoria che la Città metropolitana sta eseguendo.

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Il documento è stato approvato all'unanimità.

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venerdì 29 Ottobre 2021

(modifica il 28 Giugno 2022, 12:27)

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