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Se uno studente è positivo al Covid, intera classe in isolamento

La Redazione
Mascherina a scuola
Si continua così fino a metà ottobre, quando si avranno dati più chiari sulla diffusione dei contagi a scuola
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Dopo dieci giorni dalla riapertura delle scuole non si vedono segni di risalita dei contagi da Covid-19, ma è presto per trarre conclusioni. “Tutto dipenderà da quella che sarà la circolazione del virus nelle prossime settimane, ma è inevitabile che questo accadrà. Direi che sulla scuola, già tra due-tre settimane potremo fare un punto, intorno al 10 di ottobre“, ha annunciato il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri.

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Troppo presto, insomma, per valutare l’impatto delle lezioni in presenza sui contagi e su possibili modifiche ad alcune disposizioni. “Osservata speciale” è la popolazione scolastica al di sotto dei 12 anni, che non può ancora essere vaccinata.

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Intanto si discute della quarantena per gli studenti over 12. Si sta valutando l’ipotesi di ridurla da 7 a 5 giorni per i vaccinati. Fino ad oggi, nella maggior parte dei casi, se viene trovato uno studente positivo viene messa in quarantena tutta la classe, e come secondo passo viene fatto il tampone dopo 7 giorni ai vaccinati, dopo 10 ai non vaccinati.

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In Puglia sono una quarantina le scuole con casi di Covid accertati, dove sono scattate le misure di prevenzione ormai consolidate: isolamento e didattica a distanza nella classe interessata. L’assessore alla sanità, Pier Luigi Lopalco, sceglie la via della prudenza, anche se non esclude che “di fronte ad un’ulteriore riduzione della circolazione del virus, si possa pensare a modalità di quarantena alternative”.

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Sul tavolo degli esperti del Comitato Tecnico Scientifico c’è infatti il cosiddetto “modello a bolla”: in caso di alunno positivo in classe, prevede di mettere in quarantena solo il compagno di banco o i contatti più vicini. Sarà la regione Lazio a sperimentare il sistema, che potrebbe presto diventare nazionale.

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Per l’uso della mascherina in classe, se i dati attesi per metà ottobre saranno confortanti, il ministro Bianchi annuncia che potrebbe arrivare il via libera alle mascherine abbassate nelle classi dove tutti sono vaccinati.

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Ad ottobre si capirà anche dunque quanti alunni saranno costretti a fare lezione in Dad e per quanto tempo. Al momento (come stabilisce l’ultimo decreto legge approvato in via definitiva in Parlamento), l’attività didattica, dalla scuola dell’infanzia all’università, sarà svolta in presenza. In base al Decreto Green Pass, la misura è derogabile esclusivamente in singole istituzioni scolastiche e con provvedimenti dei presidenti di Regione o dei sindaci, adottabili in circostanze di eccezionale e straordinaria necessità dovuta all’insorgenza di focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del virus.

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domenica 26 Settembre 2021

(modifica il 28 Giugno 2022, 12:40)

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Franco
Franco
2 anni fa

La Puglia sta cercando alibi per rimettere la Didattica a distanza e anche il singolo ragazzo “positivo” offre lo spunto. È bene ricordare invece che le Regioni fanno scelte differenti politiche non epidemiologiche o determinate dal CTS. In Lazio ad esempio va' a casa solo il positivo e i suoi vicini di banco e per gli altri ci sono i tamponi. Qualcosa di simile in Emilia Romagna. Noi DAD, alla prima occasione utile.

Maria P.
Maria P.
2 anni fa

In pratica Lopalco rimanda a casa una intera classe se c'è un solo positivo, come l'anno scorso quando però non c'erano i vaccini e milioni di vaccinati in Puglia (quasi tutti gli insegnanti). C'è una logica in questa scelta così drastica e per giunta non omogenea con altre Regioni?

Maria P.
Maria P.
2 anni fa

La DAD? Soprattutto un grosso favore alle compagnie telefoniche che fanno affari d'oro con gli abbonamenti internet da casa, resi indispensabili (si spera senza tornaconti) dal provvedimento regionale.