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Stop Gazzetta del Mezzogiorno, monsignor Satriano: “Manca specchio del territorio”

La Redazione
Monsignor Giuseppe Satriano
Appello dell'arcivescovo di Bari Bitonto a far presto, rivolto "a chi ha il potere di intervenire e risolvere il problema"
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Dal 1° agosto La Gazzetta del Mezzogiorno non è in edicola, dopo 134 anni di pubblicazioni. La società che ha editato provvisoriamente il giornale negli ultimi sei mesi, la Ledi srl, non ha accettato la proroga del contratto di fitto del ramo di azienda in attesa della conclusione delle procedure fallimentari, ancora in corso.  

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"Ci manca. Possiamo dirlo, senza tema di smentita: La Gazzetta del Mezzogiorno ci manca. A una settimana dalla sospensione della pubblicazione, per motivi peraltro che prescindono dalla crisi che attanaglia il mondo dell`editoria, abbiamo già la conferma: l`assenza dalle edicole del giornale di Puglia e Basilicata rappresenta un danno per questi nostri territori. Manca lo specchio del territorio, l`antenna storica e identitaria locale". Lo dichiara in una nota monsignor Giuseppe Satriano, arcivescovo della diocesi di Bari-Bitonto.

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"La sospensione della pubblicazione della Gazzetta – continua – sta creando un buco nella memoria storica della nostra comunità: un danno di cui potremo avere contezza solo nel tempo. Per questo, nel manifestare la nostra vicinanza ai giornalisti e a tutto il personale dipendente, facciamo appello a chi ha il potere di intervenire e risolvere il problema, perché si faccia presto". 

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"Con la Gazzetta del Mezzogiorno e l`interruzione dell`annuale rassegna della Fiera del Levante, rinviata al prossimo anno, registriamo la mancanza di pilastri fondamentali per la nostra città e per il nostro Sud. Tutto questo – conclude Satriano – deve farci riflettere e, se da un lato manifestiamo come Chiesa vicinanza a chi si ritrova senza un lavoro, dall`altro lanciamo un appello affinché, lontani da ogni retorica, si ponga attenzione al bene comune da parte di tutte le forze istituzionali, sociali e culturali. Questo nostro Sud merita maggiore attenzione e lungimiranza nelle scelte, troppo spesso affrettate e miopi, merita il coraggio di chi, a braccia aperte e con cuore generoso, sappia investire sul futuro, sulla speranza evitando logiche personalistiche e fallimentari".

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mercoledì 11 Agosto 2021

(modifica il 28 Giugno 2022, 12:57)

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